Per agire necessitiamo di punti di riferimento immobili, fissi, cioè delle “forme immobili”: questa sedia, questa penna, questa porta, questo tavolo. Per Bergson la realtà è in movimento, in continuo movimento. La percezione di una…
L’atto di fissare due simultaneità: la misurazione umana del tempo (29/40)
Se noi dicessimo che al termine di un tempo t accadrà l’evento n, noi non faremo altro che contare fino a quel punto. Conteremo un certo numero di t, t1, t2, t3, … e cioè…
Simultaneità (28/40)
Se lo scorrere del tempo, la durata, è interna, cosa esiste della durata fuori di noi? Il presente, cioè la simultaneità. «Le cose esterne cambiano senza dubbio ma i loro momenti si succedono solo per…
Il movimento si “vive”. La linea è il ricordo di quel movimento. (27/40)
Il primo passo che ci orienta verso la vita sociale è lo schema fondamentale che struttura il nostro modo di percepire: lo spazio omogeneo. Dall’interno all’esterno, a poco a poco, gli stati di coscienza si…
L’ambiente fluisce (26/40)
Siamo, sempre, tutte le volte, orientati verso una direzione, presi in un’azione finalizzata al raggiungimento di un fine. Quel fine da raggiungere è un punto di immobilità, un arresto, un punto di stasi di un…
La finta immobilità (25/40)
Non vi è mai immobilità autentica, se con questo termine intendiamo “assenza di movimento”. Il movimento è la realtà stessa. Ciò che chiamiamo immobilità corrisponde in verità a ciò che si configura quando due treni…
Le abitudini linguistiche (24/40)
Gli oggetti sembrano prendersi qualcosa della nostra vita cosciente. Sono vissuti, proprio come sono vissuto ‘io’, sono invecchiati, proprio come sono invecchiato ‘io’. La mia vita esterna è sociale, ed ha un’utilità maggiore rispetto alla…
Omogeneo versus eterogeneo (23/40)
Continuamente ci illudiamo di far partecipare i nostri stati di coscienza alla esteriorità delle cose esterne. Noi solidifichiamo il nostro flusso di coscienza, poniamo delle distinzioni in esso, ed è in questo modo che riusciamo…
Rappresentazione simbolica della durata (22/40)
L’idea di una serie reversibile, o semplicemente di un certo ordine di successione nel tempo, comporta di per sé la rappresentazione dello spazio. Se immaginiamo una linea retta infinita e su di essa un punto…
Sento in lontananza un cane abbaiare…(21/40)
Sentiamo battere lontano un martello. I suoni formano una melodia indivisibile. C’è una progressione dinamica. Appena iniziamo ad immaginare la causa oggettiva che produce quei suoni, suddividiamo quel progresso dinamico in fasi. Identiche le une…