Inibizione, sintomo e angoscia (1925): parte 3

5 (1925, 10:260-67)

I sintomi più gravi dell’isteria di conversione non comportano necessariamente angoscia. La costruzione sintomatologica nell’isteria di conversione non è facile da studiare e descrivere in modo organico. Paralisi motorie, azioni involontarie o contratture, allucinazioni, dolori, rappresentano investimenti permanenti o saltuari e sono i sintomi più frequenti dell’isteria di conversione. I sintomi della nevrosi ossessiva sono di due tipologie caratterizzate da tendenze opposte. Divieti, limitazioni prudenziali, auto-castighi, o invece appagamenti sostitutivi molto spesso celati in forme simboliche. Nella nevrosi ossessiva il propulsore della difesa è indubbiamente il complesso di evirazione. Il nevrotico si difende dalle tendenze del complesso edipico. Nell’Io del nevrotico ossessivo, le formazioni reattive che vi si formano, rappresentano un nuovo meccanismo di difesa che si aggiunge alla rimozione e alla regressione. La forza dell’ambivalenza svolge una funzione fondamentale nella formazione della nevrosi ossessiva. Il periodo di latenza sembra caratterizzarsi proprio dall’attività difensiva contro la tentazione della masturbazione. Questo conflitto genera una serie di sintomi tipici che diventano un vero e proprio cerimoniale. Con la pubertà si avvia una fase fondamentale nella nevrosi ossessiva. Il Super-io con la sua severità reprime con forza la sessualità e la lotta interiore nella nevrosi ossessiva si intensifica in due direzioni: le energie difensive divengono più intolleranti, mentre le spinte che dovrebbero essere respinte più intollerabili. In alcune nevrosi ossessive non ci sono sentimenti di colpa coscienti, sembra, dice Freud, che in questo caso esse siano fortemente legate a soddisfacimenti pulsionali masochistici.

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Cfr. S. Freud, Inibizione, sintomo e angoscia e altri scritti 1924-1924, Opere di S. Freud, Vol. 10, Torino, Bollati Boringhieri, 2000.