Dalla storia di una nevrosi infantile (Caso clinico dell’uomo dei lupi) (1914): parte 2

La seduzione e le sue immediate conseguenze (7:497-506)

Il paziente in tenera età, subì dalla sorella delle sollecitazioni sessuali: afferratogli il membro iniziò a giocarci. Le fantasie del paziente tendevano a cancellare il ricordo di quell’episodio, che in un secondo momento gli risultò intollerabile rispetto all’idea che aveva della propria virilità. Secondo queste fantasie, era lui ad essere stato aggressivo con la sorella e ad aver avuto un ruolo attivo al punto tale da aver voluto vederla nuda e per questo motivo finì per essere rimproverato e punito: è in conseguenza di queste punizione che aveva avuto quelle reazioni d’ira di cui tanto si parlava nella famiglia. Quando la sorella iniziò i suoi tentativi di seduzione, il soggetto aveva tre anni e tre mesi. Si allontanò dalla sorella che interruppe quasi subito le sue sollecitazioni. Ma il bambino provò ad attirare l’attenzione della bambinaia, in vece della sorella. Iniziò a giocare con il membro davanti a lei. Restò deluso quando la bambinaia gli disse che gli sarebbe venuta una “ferita” proprio in quel posto. In quel periodo la sessualità iniziava ad essere canalizzata sotto il primato della zona genitale, ma scontratasi con un ostacolo esterno, fu respinta ad una fase anteriore di organizzazione pregenitale. La repressione dell’onanismo, fece sì che la vita sessuale assumesse un carattere sadico-anale. Nel paziente vi era un’intensa e persistente ambivalenza, articolata attraverso lo sviluppo assunto dalle due pulsioni parziali antagoniste. Dopo il respingimento subìto dalla bambinaia, il piccolo allontanò da lei le sue pretese libidiche cominciando a concentrarsi su un’altra persona che divenne suo oggetto sessuale. Si dimostrò “cattivo” perché era sua intenzione quella di costringere suo padre a punirlo battendolo e in tal modo ottenere da lui il soddisfacimento sessuale masochistico tanto desiderato. Non vi fu alcuna sensazione di angoscia nel suo carattere fino a quando fece un sogno particolarmente significativo.

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Cfr. S. Freud, Totem e tabù e altri scritti 1912-1914, Opere di S. Freud, Vol. 7 Torino, Bollati Boringhieri, 2000