Progetto di un psicologia

1895, 201-17, Schema generale: Introduzione (1-8)

L’intenzione di questo progetto è proporre una psicologia che sia una scienza naturale, ossia rappresentare i processi psichici come stati quantitativamente determinati di particelle materiali. La prima tesi principale è la concezione quantitativa, ripresa direttamente dalle osservazioni di patologia clinica, in modo particolare là dove si tratta di rappresentazioni sovraintense. La seconda tesi principale è la teoria dei neuroni. Il sistema nervoso consiste di neuroni distinti, ma di struttura analoga, i quali sono in contatto tra di loro attraverso una sostanza estranea interposta e terminano l’uno nell’altro come in parti di tessuto estraneo, e nei quali sono precostituite certe linee di conduzione, in quanto ricevono l’eccitamento attraverso prosecuzioni delle cellule (dendriti) e lo restituiscono attraverso il cilindrasse. L’ipotesi di due sistemi neuronici j e y„, il primo costituito di elementi permeabili e il secondo di elementi impermeabili, sembra dunque poter spiegare una delle caratteristiche del sistema nervoso: la capacità di ritenere pur restando ricettivo. La grandezza assoluta degli stimoli intercellulari è relativamente piccola e dello stesso ordine delle resistenze della barriera di contatto. Il sistema nervoso ha la più netta tendenza alla fuga dal dolore. La propagazione di qualità non è durevole, non lascia tracce, non è riproducibile. È impossibile tentare di spiegare come mai i processi di eccitamento nei neuroni wˆ comportino la coscienza; si tratta soltanto di far coincidere le proprietà della coscienza che ci sono note con processi nei neuroni w varianti in parallelo.

218-27, Schema generale (9-13)
Somme di eccitamento premono dall’esterno sulle terminazioni del sistema j. La caratteristica della qualità negli stimoli procede ora senza intoppi per j attraverso y„ in direzione di w, dove produce le sensazioni; essa è rappresentata da un particolare periodo di movimento neuronico, che certamente non è uguale a quello dello stimolo ma che ha qualche rapporto con esso, secondo una formula di riduzione che ci è ignota. Il nucleo di y è connesso con i canali per i quali salgono le quantità endogene di eccitamento. Ciò che si sa degli stimoli endogeni si può esprimere con l’ipotesi che essi siano di natura intercellulare. La saturazione dei neuroni nucleari in y porta come conseguenza una tendenza alla scarica, una tensione che si libera attraverso le vie motorie. Il dolore possiede una qualità particolare che si fa sentire parallelamente al dispiacere. Se recentemente l’immagine mnestica dell’oggetto (ostile) è stata investita in qualche modo, si instaura uno stato che non è di dolore ma è molto simile al dolore. I residui dei due generi di esperienze di dolore e di soddisfacimento sono gli affetti e gli stati di desiderio. Lo stato di desiderio produce un’attrazione positiva per l’oggetto del desiderio, ossia per la sua immagine mnestica. L’esperienza dolorosa invece ha come conseguenza una repulsione, un’avversione a mantenere investita l’immagine mnestica; si ha difesa o rimozione.

227-39, Schema generale (14-18)
Con l’ipotesi dell’attrazione di desiderio e di una tendenza alla rimozione si è pervenuti a un certo stato del sistema di neuroni permeabili j. Entrambi questi processi dimostrano che nel sistema di neuroni impermeabili y si è andata formando un’organizzazione, la cui presenza disturba decorsi che si sono prodotti per la prima volta in un particolare modo (cioè o con soddisfacimento o con dolore). Questa organizzazione si chiama l’Io. L’Io in y – che si può considerare, in relazione alle sue tendenze, come il sistema nervoso nella sua totalità – può cadere due volte, quando i processi in y non sono influenzati, in uno stato d’impotenza e subire danni. Il primo di questi casi si verifica se, mentre è in uno stato di desiderio, esso investe il ricordo di un oggetto e mette quindi in movimento un processo di scarica. Sia l’investimento di desiderio, sia la liberazione di dispiacere, quando c’è un nuovo investimento del ricordo relativo, possono essere biologicamente dannosi. Durante il processo del desiderare un’inibizione proveniente dall’Io conduce a un investimento moderato dell’oggetto desiderato, cosa che permette di riconoscerlo come non reale. Simultaneamente all’investimento di desiderio dell’immagine mnestica, è presente la percezione di essa. Il giudizio è un processo y, reso possibile solo dall’inibizione esercitata dall’Io e messo in atto dalle differenze tra l’investimento di desiderio di un ricordo e un consimile investimento percettivo. Il pensiero riproduttivo ha uno scopo pratico e una finalità biologicamente stabilita: scopo e finalità di tutti i processi di pensiero è stabilire uno stato d’identità. Il pensiero conoscitivo o giudicante cerca d’identificarsi con una scarica somatica: il pensiero riproduttivo cerca d’identificarsi con una propria carica psichica (una propria esperienza vissuta).

239-46, Schema generale (239-46)

I processi primari y si ripresentano quotidianamente durante il sonno. Ciò che condiziona il sonno è un abbassamento del carico endogeno nel nucleo y. I sogni mostrano ogni sfumatura di transizione allo stato di veglia e alla mescolanza dei normali processi y; pure i loro caratteri essenziali possono facilmente essere posti in evidenza. I sogni sono privi di scarica motoria nonché, per la maggior parte, di elementi motori. I nessi onirici sono in parte dei controsensi, in parte di scarso senso, o anche senza senso, stranamente folli. Le rappresentazioni oniriche sono di natura allucinatoria; esse risvegliano la coscienza e vengono credute. Lo scopo e il significato dei sogni possono essere stabiliti con sicurezza. La nostra memoria dei sogni è cattiva. La coscienza fornisce nel sogno le qualità senza alcun turbamento rispetto alla veglia. La coscienza delle rappresentazioni oniriche è discontinua.

247-51, Psicopatologia (1-2)
Chiunque indaga sull’isteria è colpito dal fatto che gli isterici sono soggetti a una coazione che deriva da rappresentazioni sovraintense. La coazione isterica è incomprensibile, insolubile attraverso il processo del pensiero e incongrua nella sua struttura. Esiste un processo difensivo avente origine nell’Io caricato affettivamente, che ha come conseguenza la rimozione isterica e, con ciò, la coazione isterica. Fino a questo punto il processo sembra differenziarsi dai processi „ primari.

251-58, Psicopatologia, (3-6)
Le conseguenze della rimozione isterica differiscono largamente da quelle della normale difesa. È evidente che noi evitiamo di pensare a cose che ci producono solamente dispiacere e che otteniamo questo dirigendo i nostri pensieri verso qualcosa d’altro. La rimozione isterica si attua grazie all’aiuto della simbolizzazione, dello spostamento su altri neuroni. La coazione isterica deriva da un particolare genere di simbolizzazione, che è probabilmente un processo primario. Quantunque sia fuori del comune nella vita psichica che un ricordo susciti un affetto che non ha prodotto come esperienza vissuta, questo è nondimeno ciò che ordinariamente si verifica nel caso delle rappresentazioni sessuali, e precisamente perché il ritardo della pubertà costituisce una caratteristica generale dell’organizzazione. La perturbazione dei normali processi psichici dipende da due condizioni: 1) dalla scarica sessuale collegata a un ricordo anziché a un’esperienza; 2) dalla scarica sessuale precoce. È compito dell’Io non permettere la liberazione di affetto, giacché questa permetterebbe nello stesso tempo un processo primario.

259-84, Tentantivo di rappresentare i w processi normali
L’attenzione consiste nello stabilire una situazione psichica di attesa anche per certe percezioni che in parte non coincidono con gli investimenti di desiderio. L’attenzione è biologicamente giustificata; il problema è solo quello di indicare all’Io quale investimento d’attesa esso debba stabilire; a questo servono i segni di qualità. L’associazione verbale rende possibile la conoscenza. I segni di scarica verbale pongono i processi di pensiero sullo stesso livello dei processi percettivi, conferendo loro una realtà e rendendone possibile il ricordo. La caratteristica del processo del pensiero conoscitivo è che l’attenzione è sin dall’inizio diretta ai segni di scarica di pensiero, ai segni di linguaggio. Uno stato di legame, che combina l’alto investimento con una piccola corrente, caratterizza meccanicamente il processo di pensiero. La regola biologica dell’attenzione, per quanto riguarda l’Io, si può enunciare nel seguente modo: se appare un segno di realtà, l’investimento percettivo che già è simultaneamente presente deve essere sovraccaricato. Pensare con la carica dei segni di realtà di pensiero o dei segni verbali è la forma più alta e più sicura del processo del pensiero conoscitivo. La memoria è fatta di facilitazioni, che non vengono mutate da un aumento nel livello, quantunque certune funzionino solo a un particolare livello. Accanto al pensiero conoscitivo e pratico dobbiamo distinguere il pensiero riproduttivo, mnemonico, che è in parte incluso nel pensiero pratico ma non si esaurisce in esso. Il pensiero può condurre a dispiacere o a contraddizione.

Estratto: Opere di Sigmund Freud (OSF) Vol 2. Progetto di una psicologia e altri scritti 1892-1899, Torino, Bollati Boringhieri, 2002.