Introduzione al narcisismo (1914): parte 3

3. (1914, 7:462-72)

La psicoanalisi ha sempre avallato l’ipotesi e l’importanza della “protesta virile”, sostenendo però, a differenza di Adler, la sua natura narcisistica e la sua derivazione dal complesso di evirazione. Le spinte pulsionali libidiche, quando sono in conflitto con le rappresentazione dell’etica e della civiltà del soggetto, sono sottoposte ad una rimozione patogena. La costruzione di un ideale da parte dell’Io è la condizione della rimozione. È questo Io ideale l’oggetto verso cui ora si rivolge quell’amore di sé che prima, nell’infanzia, era rivolto all’Io reale. La sublimazione comporta che la pulsione si rivolga verso una meta diversa e lontana dall’appagamento sessuale. La sublimazione è un processo che coinvolge la libido oggettuale. L’idealizzazione è un processo che coinvolge l’oggetto che viene innalzato psichicamente ad un livello superiore. Forse, ipotizza Freud, esiste una specifica istanza psichica che ha la funzione di vigilare affinché grazie all’ideale dell’Io ci si assicuri il soddisfacimento narcisistico. L’Io ideale a tal proposito osserverebbe continuamente l’Io attuale paragonandolo, commisurandolo, confrontandolo, comparandolo a questo ideale. Nel delirio di sentirsi osservati, questa spinta (osservare, scoprire, criticare) comparirebbe in forma regressiva. Freud inoltre analizza il sentimento di sé nelle persone normali e nevrotiche. Le connessioni fra il sentimento di sé e l’erotismo, ovvero gli investimenti oggettuali libidici, si possono descrivere nel seguente modo: è necessario distinguere la condizione in cui gli investimenti amorosi sono in armonia con l’Io dal caso in cui hanno invece subìto una rimozione. Lo sviluppo dell’Io implica la presa di distanze dal narcisismo primario e allo stesso tempo dà luogo a un continuo sforzo per recuperarlo. L’allontanamento si realizza attraverso lo spostamento della libido su un ideale dell’Io imposto dall’esterno. Il soddisfacimento si ottiene raggiungendo questo ideale. Entra in gioco la relazione dell’ideale sessuale con l’Io ideale. L’Io ideale limita non solo la libido narcisistica, ma anche una notevole quantità di libido omosessuale, che per tale via è riuscita a tornare nell’Io.

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Cfr. S. Freud, Totem e tabù e altri scritti 1912-1914, Opere di S. Freud, Vol. 7 Torino, Bollati Boringhieri, 2000