Il miraggio del presente nel passato (38/40)

Anche nell’idea di possibile sembra esserci meno che in quella di reale. Per questo motivo la possibilità delle cose precede la loro esistenza.

Apparentemente le cose sono rappresentabili, pensabili prima di essere realizzate. Ma anche in questo caso, c’è di più nella possibilità che nella realtà.

«Il possibile non è altro che il reale con in più un atto dello spirito che ne rigetta l’immagine nel passato una volta che questo si è prodotto. Ma è proprio questo che le nostre abitudini intellettuali ci impediscono di percepire»[i].

Il possibile è in qualche modo già prefigurato nelle sue possibili occorrenze.

Il possibile può essere concepito come «il miraggio del presente nel passato». Poiché sappiamo che l’avvenire finirà per essere il presente e poiché l’effetto del miraggio continua senza sosta a prodursi, diciamo che nel nostro presente attuale, che sarà il passato di domani, l’immagine del domani è già contenuta anche se non arriviamo a coglierla. «Il possibile indica la realtà con in più qualcosa che vi si aggiunge, poiché il possibile è l’effetto combinato della realtà una volta apparsa e di un dispositivo che la rigetta all’indietro»[ii].


[i] Bergson H., Pensiero e movimento, Studi Bompiani, Milano, 2000, pp. 92.

[ii] Bergson H., op. cit., p. 93.