Pulsione di aggressione (1/8)

Con il termine destruktionstrieb Freud designa le pulsioni di morte quando queste sono orientate verso l’esterno. Freud usa anche il termine “pulsione di aggressione” (Aggressionstrieb). Anche la pulsione di aggressività concettualmente è riconducibile alla pulsione di morte quando questa è rivolta verso l’esterno.

Nonostante nel caso del piccolo Hans fossero emerse delle condotte aggressive, Freud non le ha mai fatte dipendere da una specifica pulsione di aggressione: “Non posso risolvermi ad ammettere una speciale pulsione aggressiva accanto alle pulsioni di autoconservazione e sessuali che ci sono familiari, e sullo stesso piano di queste”[1]. In Al di là del principio di piacere (1920), il termine aggressionstrieb, è inquadrato da Freud nella teoria dualistica delle pulsioni di vita e delle pulsioni di morte. Non c’è un uso univoco del termine, esso designa per lo più la pulsione di morte rivolta verso l’esterno.

Il concetto di pulsione di morte (che troviamo per la prima volta in Al di là del principio di piacere) rappresenta un’ipotesi principalmente teorica anche se fin dall’inizio Freud cerca di carpirne i possibili effetti sull’esperienza umana.

In un secondo tempo Freud introduce la locuzione “pulsione di distruzione” con la quale egli cerca di circoscrivere meglio quella che è la meta delle pulsioni di morte.

Le pulsioni di morte agiscono in modo silente e possono essere studiate solo quando esse producono i loro effetti sul mondo esterno, al di fuori dell’individuo. La pulsione si stacca dalla soggetto perché è investita dalla libido narcisistica e si dirige verso il mondo esterno attraverso la muscolatura, cioè, essa “[…] si esprimerebbe […] anche se probabilmente solo in parte […] come pulsione distruttiva rivolta contro il mondo esterno e contro altri esseri viventi”[2]. In Freud la differenza tra pulsione di distruzione e quella di morte non è nettamente delimitata. Egli assimila la pulsione di distruzione all’autodistruttività (Selbstdestruktion)[3]. Invece con il termine “pulsione di aggressione” sembra riferirsi univocamente alla distruzione in quanto rivolta verso l’esterno.[4]


[1] S. Freud, (1908) Analisi della fobia di un bambino di cinque anni. (Caso clinico del piccolo Hans), in OSF, Torino, Bollati Boringhieri, 2001, Vol. 5, p. 583.

[2] S. Freud, Al di là del principio del piacere, S. Freud, in OSF, Torino, Bollati Boringhieri, 2000, (rist. 2006), vol. 9, p. 503.

[3] S. Freud, Introduzione alla psicoanalisi (1932), in OSF, Torino, Bollati Boringhieri, 2003, vol. 11, p. 213.

[4] S. Freud, Al di là del principio del piacere, op. cit., vol. 9, p. 503.