Note sulla Salute Mentale

Molte ricerche dimostrano che c’è necessità di anticipare il più possibile i tempi del riconoscimento e dell’intervento per i disturbi mentali. Uno dei parametri che predice l’evoluzione e la cura delle psicosi è proprio la durata che intercorre tra l’esordio della psicosi e l’inizio del suo trattamento. Esiste un tempo critico entro il quale è auspicabile l’intervento. È un periodo compreso tra i 4-5 mesi dell’esordio della patologia. Superato questo tempo le possibilità di cura calano criticamente. Se si interviene tempestivamente si riduce la sintomatologia e si migliora il funzionamento psicosociale. Il periodo spesso in cui questa condizione si verifica è quell’età di passaggio tra l’età della neuropsichiatria infantile e la psichiatria, servizi che dialogano ma non sempre con quella efficacia di cui si ha necessità nei casi gravi. La fascia d’età tra i 15 e i 16 anni è la più delicata. Questo problema si verifica proprio a cavallo di questo periodo, ed è proprio in questo periodo che bisogna dare una risposta ben organizzata

Oggi i nostri obiettivi clinici si sono fatti più ambiziosi: non solo esclusivamente contenimento della sintomatologia, ma attraverso una integrata messa in gioco di risorse riabilitative e di rete con il contesto sociale, l’obiettivo è quello di consentire al soggetto il recupero dei ruoli attivi nel contesto in cui vive.

Il rapporto tra l’aggressività e la malattia mentale è molto complesso ed integrato. È un rapporto non lineare, ma lo può diventare se si associa ad altri fattori: alcol e stupefacenti.  La presenza concomitante di uso di sostanze e di alcol è uno dei motivi per cui lo psichiatra allontana il paziente dalla cura. Qui è importante l’integrazione tra servizi e i curanti.

Lo stigma del fenomeno della malattia mentale non è diminuito e non influisce soltanto sulla cura della malattia mentale ma anche sulla cura di quella fisica infatti, i nostri pazienti, sono a maggior rischio a patologie fisiche. È questo un fattore spesso sottovalutato.  Diabete, obesità, ipertensione, sindrome metaboliche… . Trascurare le patologie fisiche spesso abbassa il tasso di aspettativa di vita. Uno dei fattori che ostacola la corretta e pronta gestione dei problemi fisici è ancora una volta la svalutazione dei problemi portati dai nostri pazienti. In altre parole, non si dà la giusta rilevanza alle patologie di un malato di mente proprio perché è un malato di mente!