Nosologia della comorbidità tra disturbi psichiatrici e dipendenza alcolica: Disturbi maggiori dell’affettività

Tra i disturbi maggiori del tono dell’umore rientrano sia gli episodi in cui la deflessione dell’affettività è orientata verso una tonalità depressiva, sia quelli in cui invece, per la presenza di fenomeni contropolari, quali l’euforia, grandiosità, irritabilità o pensiero disorganizzato, sono soddisfatti i criteri diagnostici della mania. È piuttosto improbabile che fenomeni  di intossicazione o di astinenza da una sostanza dotata di effetti depressogeni sul SNC possano determinare la comparsa di sintomi psichiatrici in grado di simulare quelli di un episodio maniacale. Pertanto se un paziente affetto da dipendenza alcolica va incontro allo sviluppo di sintomi acuti di mania, nel caso in cui non sia individuabile l’assunzione contemporanea di stimolanti, allucinogeni o simile, è probabile che sia affetto contemporaneamente da due condizioni tra loro indipendenti di alcolismo e di disturbo bipolare. È anche possibile che lo sviluppo della condizione di dipendenza alcolica sia in qualche modo collegata, come sua complicazione, ai problemi associati al persistere dei sintomi del disturbo bipolare[i]. I sintomi della malattia maniaco depressiva sono infatti rilevabili in un quadro di alcolismo con frequenza più elevata di quanto ci si potrebbe aspettare unicamente in base al caso, rappresentando il secondo disturbo psichiatrico maggiore, in ordine di frequenza, individuabile in associazione ad una condizione di dipendenza alcolica come patologia indipendente. In uno studio condotto recentemente su un campione sperimentale molto ampia si è osservato che il 4% dei pazienti affetti da uno stato di alcool-dipendenza era anche diagnosticabile un disturbo bipolare come condizione indipendente, contro una percentuale dell’1% individuabile invece in una popolazione di controllo di soggetti non alcolisti[ii]. Per quanto la maggior parte dei pazienti con alcolismo (circa il 96%) non risulta affetta in modo concomitante anche da disturbo bipolare, e la maggior parte di quelli con questa sindrome psichiatrica non soddisfi i criteri diagnostici per la dipendenza alcolica, la frequenza con cui i quadri clinici di queste due condizioni compaiono in modo associato giustifica la necessità di un approfondimento sugli schemi di trattamento delle presentazioni caratterizzate da questa peculiare comorbidità. Relativamente agli episodi depressivi, intesi come condizione psicopatologica indipendente presente in comorbidità, i dati di alcuni studi epidemiologici indicano che i pazienti con dipendenza alcolica non sembrano soggetti allo sviluppo di questa condizione in modo più accentuata rispetto a quanto più essere rilevato nella popolazione generale. È comunque possibile che a volte l’insorgenza di episodi depressivi gravi si verifichi nel contesto di periodi di pesante abuso di alcool[iii]. In questo casi può essere formulata la diagnosi di depressione maggiore, intesa come disturbo indipendente, solo nei caso in cui l’episodio affettivo abbia avuto una durata di almeno due settimane, causando una significativa compromissione di funzionamento, e quando la sua insorgenza antecedente alla comparsa dei primi problemi associati all’assunzione di alcool o non si sia verificata nel corso di un periodo esteso (1-3 mesi) di astinenza dalla sostanza È importante comunque riconoscere i disturbi affettivi indipendenti dalle condizioni secondarie all’assunzione di alcool, in quanto a questa differenziazione  si legano numerose ed importanti implicazioni prognostiche. Infatti mentre nella prima condizione i pazienti si giovano dell’assunzione di antidepressivi, non sono invece disponibili evidenze relative ad una loro utilità durante la fase successiva alla detossificazione, né questi composti sembrano in grado di modificare positivamente il decorso del disturbo in pazienti affetti da dipendenza alcolica[iv]. Gli antidepressivi sono invece utili per il trattamento della sintomatologia depressiva, virtualmente indipendente, che può a volte apparire nel decorso di alcolisti stabilizzati a lungo termine in una condizione di astinenza[v]


[i] Winokur G, Cryell W, Akiskal HS: Alcoholism in manic-depressive (bipolar) illness: familiar illness, course of illness, and primary-secondary distinction. Am J Psychiatry 1995; 152: 365-372

[ii] Schuckit MA, Tipp JE, Bergman M: Comparison of induced and indipendent major depressive disorder in 2945 alcoholics. Am J Psychiatry 1997; 154: 948-957.

[iii] Markou A, Kosten TR, Koob GF: Neurobiological similarities in depression and drug dependence: a self-medication hypothesis. Neuropsychopharmacology 1998; 18: 135-174

[iv] Goodwin DW, Guze SB: Psychiatric diagnosis  , 5-th edition. New York, Oxford University Press, 1996 . Vedi anche Raiomo ER, Schuckit MA: Alcohol dependance and mood disorder. Addiction 1997; Behaviors 1998; 23: 9933-946.

[v] Mason BJ, Ritvo EC, Culter RB: A double blind placebo controlled trial of desimipramine in primary alcoholics stratified on the presence or absence of major depression. JAMA 1996; 275: 1-7. Vedi anche Nunes EV, McGrath PJ, Quitkin FM: Predicotors of antidepressant response in depressed alcoholic patients. Am J Addictions 1996; 5: 308-312.