L’Istanza della lettera dell’inconscio o la ragione dopo Freud (1957): parte 2

2.

Lacan riconosce due forme di rapporto fra significanti, metonimia e metafora. Ciascuna di loro produce due effetti diversi di significazione. Nella metonimia la parte è presa per il tutto. L’esempio riportato ne L’istanza della lettera è trenta vele. “La connessione tra nave e la vela non è altrove che nel significante, e che è nel parola per parola, nel mot à mot, di questa connessione che poggia la metonimia”[1]. Invece, la metafora “scaturisce fra due significanti uno dei quali s’è sostituito all’altro prendendone il posto nella catena significante, mentre il significante occultato rimane presente per la sua connessione (metonimica) col resto della catena”[2].  Un esempio di metafora dal genere alla specie, “ecco che la mia nave si è fermata”, giacché “ormeggiarsi” è un certo “fermarsi” (Aristotele, Poetica).

Come si vede, il significante è in grado di farsi causa del significato. Ora nell’Istanza della lettera Lacan fa un passa avanti molto importante per la sua elaborazione teorica e clinica. Seppur egli già fosse consapevole che il sintomo fosse il frutto di un’articolazione di linguaggio, il sintomo era (prima de L’Istanza della lettera) concepito come il significante di un significato rimosso. Quindi il rimosso è un significato. Il ritorno del rimosso, ovvero l’effetto correlato a quella rimozione, è un significante. Detto altrimenti, il significato rimosso genera un significante che fa sintomo e che annuncia il ritorno del rimosso. Quindi il significante esiste in quanto rappresentante di una significazione.

In questo scritto invece, Lacan stabilisce il ruolo fondamentale del significante come causa della significazione, tesi questa che non sarà mai del tutto accettata “[…] finché non ci si sarà staccati dall’illusione che il significante risponda alla funzione di rappresentare il significato, o meglio: che il significante debba rispondere della propria esistenza in nome di qualsivoglia significazione”[3].

Quindi il soggetto non occupa più il posto del significato ma è un effetto di significazione prodotto dalla articolazione significante.


[1] J. Lacan, L’Istanza della lettera, op cit., p. 500

[2] J. Lacan, L’stanza della lettera, op. cit, pp. 501-502

[3] J. Lacan, L’istanza della lettera, op. cit, p. 493