A ciascuno il suo cervello (2)

Brani antologici: François Ansermet e Pierre Magistretti,  A ciascuno il suo cervello. Plasticità neuronale e inconscio, Bollati Boringhieri, 2008.

[39] La fantasia è ciò che fornisce il quadro della realtà. Essa contribuisce a costituire la realtà così come il soggetto la coglie. Inutile quindi andare alla ricerca del ricordo dimentica – esso è incluso nella fantasia, trasformato da ogni sorta di meccanismi psichici simili a quelli che operano nel sogno.

[41] In altre parole all’esperienza si sostituisce un insieme di tracce che si associano e si combinano tra loro. Il sistema si fa più complesso, fino ad organizzarsi sotto forma di nuovi stimoli: una realtà psichica prevale sulla realtà esterna, che da qual momento diviene, come scrive Freud, fondamentalmente “inconoscibile”.

[…] Pare quindi esservi una sorta di contraddizione nella teoria psicoanalitica in merito alla questione della percezione. Da una parte, come citato sopra, per Freud “tutte le rappresentazioni derivano da percezioni”. Ma, dall’altra, i processi della vita psichica e della registrazione rendono “impossibile rintracciare la connessione originaria“. A seguito di tutta la serie di combinazioni, l’esperienza in quanto tale diventa inaccessibile.

Attraverso processi di associazione, di fusione, di deformazione, di modificazione, di frammentazione, l’esperienza viene di ri-registrazione di più volte. Essa assume una nuova forma, ad esempio quella di una fantasia. Come scrive Freud Minuta, le fantasie sono generate da “processi di fusione e distorsione“, e si risolvono in una falsificazione della scena effettivamente accaduta, che ignora i rapporti cronologici, va oltre l’esperienza reale, e può integrare i questa nuova combinazione anche frammenti inutilizzati della realtà. Da una registrazione all’altra, di traccia in traccia, non si trova più l’esperienza vissuta, ma una serie di fantasie che intervengano a determinare la vita psichica in quanto tale.

[61] Ognuno dei 100 miliardi di neuroni che costituiscono il nostro cervello è connesso con altri neuroni per mezzo di circa 10 000 sinapsi. Cento miliardi di neuroni moltiplicato per 10000 sinapsi fa 1 milione di miliardi di sinapsi: un bel numero! Immaginiamo che sia verificata la facilitazione di 1000 sinapsi al momento dell’associazione tra un oggetto e un evento, ad esempio l’albero e le feste di Natale. Questa associazione viene ripetuta regolarmente, ogni anno alla fine di dicembre, e risulta pertanto consolidata. Sappiamo infatti che la ripetizione di un ‘associazione, come anche il semplice richiamarla alla coscienza, fa sì che il ricordo si consolidi.