L’Io e l’Es – passi antologici

Fonte: S. Freud, L’Io e l’Es e altri scritti 1917-1923, Opere di Sigmund Freud, Torino, Bollati Boringhieri, 2000, (rist. 2006) – Vol. 9: 491-520, 1922

[514] E’ stata per noi una sorpresa lo scoprire che una accentuazione di questo senso di colpa inc può trasformare gli uomini in delinquenti. Eppure è senza dubbio così. Si può individuare in molti delinquenti, specialmente quando si tratta di giovani, un potente senso di colpa che preesisteva all’atto criminoso, e che quindi di questo atto non è l’effetto bensì la causa; come se il poter collegare il senso di colpa inconscio a qualche cosa di reale e attuale fosse avvertito da costoro come un sollievo.

In tutte queste situazioni il Super-io lascia scorgere la sua indipendenza dall’Io cosciente e i suoi intimi rapporti con l’Es. Sorge ora – ora riferimento al significato che abbiamo attribuito ai residui verbali preconsci presenti nell’Io – il problema se il Super-io, quando è inc, consista in rappresentazioni verbali di questa specie, o in che cos’altro. Risponderemo semplicemente che è impossibile disconoscere anche al Super-io un’origine dalle cose udite; esso è pur sempre una parte dell’Io e rimane accessibile alla coscienza in virtù di queste rappresentazioni verbali (concetti, astrazioni); tuttavia l’apporto di “energia di investimento” non deriva a questi contenuti del Super-io dalla percezione auditiva (e cioè dall’insegnamento o dalla lettura), bensì da fonti che albergano nell’Es.

[514-515] La domanda a cui ci eravamo riservati di rispondere in un secondo tempo era questa: come mai Super-io si esprime essenzialmente come senso di colpa (o meglio come critica; il senso di colpa è la percezione che nell’Io corrisponde a questa critica) e manifesta una così straordinaria durezza e severità nei confronti dell’Io? Se consideriamo anzitutto la melanconia, troviamo che il Super-io ultrapotente che si è accaparrato la coscienza infuriava violentemente e senza pietà contro l’Io, come se si fosse impossessato di tutto il sadismo disponibile nell’individuo. Secondo la nostra concezione del sadismo, dovremmo dire che la componente distruttiva si è depositata nel Super-io e viene utilizzata contro l’Io. Ciò che ora predomina nel Super-io è una sorta di coltura pure della pulsione di morte, la quale, in effetti, riesce abbastanza spesso a spingere l’Io alla morte a meno che l’Io non si difenda per tempo dal proprio tiranno mediante la conversione in mania.