Il Seminario XI (1964) “I quattro concetti fondamentali della psicoanalisi”

Ne Il Seminario XI (1964) “I quattro concetti fondamentali della psicoanalisi” Lacan lavora sulle questioni emerse nei suoi primi dieci anni di insegnamento. I quattro concetti sono quelli enunciati da Freud: inconscio, ripetizione, transfert e pulsione. Lacan si interroga sulla struttura che li accomuna e allo stesso tempo sembra guardare aldilà di essi. Disgiunge il concetto di transfert e ripetizione e quello di ripetizione da quello di pulsione.

Il transfert è un volano per la cura, fondamento per ogni possibile interpretazione, ma è allo stesso tempo un ostacolo, un momento di chiusura dell’inconscio, intoppo immaginario nel processo dialettico della cura, come era già emerso nell’Intervento sul transfert” (1951). Nel Seminario XI il transfert è in relazione con l’inconscio in quanto sessuale. La ripetizione, a differenza del transfert che rappresenta una potenziale chiusura al lavoro analitico, rappresenta un momento di possibile apertura dell’inconscio. La ripetizione, infatti, mette in scena l’essenza della struttura significante che si ripete. Se il transfert, da un lato, è caratterizzato da una certa vischiosità libidica, è immaginario, la ripetizione mostra limpidamente il funzionamento della catena simbolica attraverso la sintassi che si dipana nella ripetizione periodica.

La ripetizione, che mette in luce le regole sintattiche della struttura significante, si caratterizza per il continuo tentativo di ritrovare l’oggetto perduto. Se inizialmente l’oggetto perduto è annullato ed il piacere ad esso legato è sostituito dalla ripetizione significante, nel Seminario XI, la ripetizione tende continuamente ad afferrarlo, seppur mancandolo ogni volta. L’oggetto resta perduto. L’oggetto annullato è contemporaneamente causa della ripetizione e obiettivo verso il quale questa ultima tende. La ripetizione, se da un lato spinge per evitare l’incontro con quel reale iniziale del trauma, dall’altro lato, insistentemente rimanda a quel reale. Ciò che viene mancato nella ripetizione è stagnante nel transfert. Sia nel transfert che nella ripetizione il perno è lo stesso, l’oggetto piccola a.