Le proposizione

[…]

3.144 Le situazioni si possono descrivere, non denominare.

I nomi assomigliano a punti; le proposizioni, a frecce: esse hanno senso.

3.2 Nella proposizione il pensiero può essere espresso così che agli oggetti del pensiero corrispondano elementi del segno proposizionale.

3.201 Chiamo questi elementi “segni semplici”; la proposizione, “completamente analizzata”.

3.202 I segni semplici impiegati nella proposizione si chiamano nomi.

3.203 Il nome significa l’oggetto. L’oggetto è il suo significato. […]

3.21 Alla configurazione dei segni semplici nel segno proposizionale corrisponde la configurazione degli oggetti nella situazione.

3.22 Il nome è rappresentante nella proposizione dell’oggetto.

3.221 Gli oggetti li posso solo nominare. I segni li rappresentano. Posso solo parlarne, non asserirli. Una proposizione può dire solo come una cosa è, non che cosa essa è.

3.23 L’esigenza della possibilità dei segni semplici è l’esigenza della determinatezza del senso.

3.24 La proposizione che tratta del complesso sta in relazione interna alla proposizione che tratta di una sua parte costitutiva.

[…]

3.25 Vi è una e solo una analisi completa della proposizione.

3.251 La proposizione esprime in modo determinato e chiaramente specificabile ciò che

esprime: La proposizione è articolata.

3.26 Il nome non può ulteriormente frazionarsi mediante una definizione: esso è un segno primitivo.

3.261 Ogni segno definito designa tramite quei segni attraverso cui è stato definito; e le definizioni indicano la via.

[…]

3.262 Ciò che nei segni non giunge a espressione, si mostra nella loro applicazione. Ciò che i segni nascondono, la loro applicazione dichiara.

3.263 I significati di segni primitivi possono essere spiegati mediante illustrazioni.

Illustrazioni sono proposizioni che contengono i segni primitivi. Esse dunque possono essere comprese solo se sono già noti i significati di questi segni.

3.3 Solo la proposizione ha senso; solo nella connessione della proposizione un nome ha significato.

Fonte: Ludwig Wittgenstein, Tractatus logico-philosophicus e Quaderni 1914-1916, Einaudi, Torino, 1979