Disturbo Maschile dell’Erezione

La caratteristica fondamentale del Disturbo Maschile dell’Erezione è una persistente o ricorrente incapacità di raggiungere, o di mantenere fino al completamento dell’attività sessuale, un’adeguata erezione (Criterio A). L’anomalia deve causare notevole disagio o difficoltà interpersonali (Criterio B). La disfunzione non è meglio attribuibile ad un altro disturbo in Asse I (ad eccezione di un’altra Disfunzione Sessuale), e non è dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (farmaci inclusi) o di una condizione medica generale (Criterio C).

Ci sono diversi tipi di disfunzione dell’erezione. Alcuni soggetti riferiranno l’incapacità di avere l’erezione fin dall’inizio dell’esperienza sessuale. Altri lamenteranno di aver dapprima avuto un’adeguata erezione e poi di aver perduto tumescenza tentando la penetrazione. Altri ancora riferiranno di aver avuto un’erezione sufficientemente valida per la penetrazione ma di aver poi perso tumescenza prima o durante le successive spinte. Alcuni maschi possono riferire di riuscire ad avere l’erezione solo durante la masturbazione o al risveglio. Anche le erezioni masturbatorie possono venire meno, ma ciò è raro.

Sottotipi

Per il Disturbo Maschile dell’Erezione vengono forniti dei sottotipi, per indicare l’insorgenza (Permanente o Acquisito), il contesto (Generalizzato o Situazionale), e i fattori etiologici (Dovuto a Fattori Psicologici, Dovuto a Fattori Combinati).

Manifestazioni e disturbi associati

Le difficoltà di erezione del Disturbo Maschile dell’Erezione sono spesso associate ad ansia sessuale, timore di fallimento, preoccupazioni sulla prestazione sessuale, e ad una ridotta sensazione soggettiva di eccitazione sessuale e di piacere.

La disfunzione dell’erezione può compromettere le relazioni coniugali o sessuali in atto e può essere la causa di matrimoni non consumati e di sterilità. Questo disturbo può essere associato con il Disturbo da Desiderio Sessuale Ipoattivo e con l’Eiaculazione Precoce. I soggetti con Disturbi dell’Umore e con Disturbi Correlati a Sostanze spesso riferiscono problemi di eccitazione sessuale.

Decorso

Le varie forme di Disturbo Maschile dell’Erezione hanno decorso differente e l’età di insorgenza varia notevolmente. I pochi soggetti che non hanno mai sperimentato un’erezione di qualità sufficiente a portare a termine l’attività sessuale con un partner hanno di solito un disturbo cronico permanente. I soggetti in cui il disturbo è acquisito possono andare incontro a remissione spontanea nel 15-30% dei casi. I casi in cui il disturbo è situazionale possono dipendere dal tipo di partner oppure dall’intensità o dalla qualità della relazione, sono episodici e spesso ricorrenti.

Diagnosi differenziale

Il Disturbo Maschile dell’Erezione deve essere distinto dalla Disfunzione Sessuale Dovuta ad una Condizione Medica Generale. La diagnosi corretta sarà di Disfunzione Sessuale Dovuta ad una Condizione Medica Generale quando si ritiene che la disfunzione sia dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici di una determinata condizione medica generale (per es., diabete mellito, sclerosi multipla, insufficienza renale, neuropatia periferica, disturbo vascolare periferico, lesione al midollo spinale, lesione chirurgica o da radiazioni al sistema nervoso autonomo).

Questa valutazione si basa sull’anamnesi (per es., anomalie dell’erezione durante la masturbazione), sui dati di laboratorio, o sull’esame fisico. Gli studi sulla tumescenza notturna del pene possono evidenziare se durante il sonno si verificano erezioni, e possono essere utili per differenziare i disturbi primitivi dell’erezione dal Disturbo Maschile dell’Erezione Dovuto ad una Condizione Medica Generale. Gli studi sulla pressione sanguigna peniena condotti con il doppler pulsato e l’ecodoppler possono indicare una perdita della funzionalità erettile su base vasculogenetica.

Le procedure invasive come test farmacologici intracavernosi o l’angiografia possono valutare la presenza di problemi di flusso arterioso. La cavernosografia può valutare la funzionalità venosa. Se il Disturbo Maschile dell’Erezione e una condizione medica generale sono entrambi presenti, ma si ritiene che la disfunzione dell’erezione non sia dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti della condizione medica generale, allora la diagnosi è di Disturbo Maschile dell’Erezione, Dovuto a Fattori Combinati.

Una Disfunzione Sessuale Indotta da Sostanze è distinta dal Disturbo Maschile dell’Erezione dal fatto che si ritiene che la disfunzione sessuale sia dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., farmaci antiipertensivi, antidepressivi, neurolettici, sostanze di abuso). Se sono presenti sia il Disturbo Maschile dell’Erezione che l’uso di sostanze, ma si ritiene che la disfunzione dell’erezione non sia dovuta esclusivamente agli effetti fisiologici diretti dell’uso di sostanze, allora si pone diagnosi di Disturbo Maschile dell’Erezione, Dovuto a Fattori Combinati.

Se si ritiene che i problemi di eccitazione siano dovuti esclusivamente agli effetti fisiologici di una condizione medica generale e dell’uso di sostanze, si fa diagnosi sia di Disfunzione Sessuale Dovuta ad una Condizione Medica Generale che di Disfunzione Sessuale Indotta da Sostanze.

Il Disturbo Maschile dell’Erezione può anche manifestarsi in associazione con altre Disfunzioni Sessuali (per es., Eiaculazione Precoce). In questo caso, entrambi dovrebbero essere codificati. Solitamente non viene fatta diagnosi aggiuntiva di Disturbo Maschile dell’Erezione se la disfunzione dell’erezione è meglio attribuibile ad un altro disturbo in Asse I (per es., Disturbo Depressivo Maggiore Episodio SingoloRicorrenteDisturbo Ossessivo-Compulsivo).

La diagnosi aggiuntiva può essere fatta quando la disfunzione dell’erezione è preesistente al disturbo in Asse I oppure richiede di per sé attenzione clinica. Saltuari problemi di erezione, non persistenti o ricorrenti oppure non accompagnati da notevole disagio o difficoltà interpersonali, non sono considerati un Disturbo Maschile dell’Erezione. Una diagnosi di Disturbo Maschile dell’Erezione non è corretta neppure se la disfunzione dell’erezione è dovuta a stimolazione sessuale inadeguata per localizzazione, intensità, e durata. I maschi anziani possono richiedere maggiore stimolazione, oppure impiegare più tempo per raggiungere un’erezione completa. Queste modificazioni fisiologiche non dovrebbero essere considerate un Disturbo Maschile dell’Erezione

_____________________________________

FonteI Disturbi Sessuali e della Identità di Genere.  American Psychiatric Association (2000).DSM-IV-TR Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders , Fourth Edition, Text Revision. Edizione Italiana: Masson, Milano, 574-623.