Diana o dell’acqua

Diana, “la luminosa”, corrisponde alla dea Artemide, la quale aiutò Latona a partorire Apollo nell’isola Ortigia, che dopo l’evento ebbe il nome di Delo. Delo galleggiava sul mare. Per Vico Diana rappresenta la necessità dei primi uomini di fermarsi nelle terre con “l’acqua perenne vicino”:<< Diana […] fu la prima umana necessità, la quale si fece sentir a’ giganti fermati in certe terre e congionti in matrimonio con certe donne >>[1] cioè  l’ acqua, appunto.

Durante una caccia, Atteone vide Diana che nuda si bagnava nell’acqua di una sorgente. Diana, fontana viva, lo spruzzò d’acqua, << […] per dire che la dea gli gittò sopra il suo grande spavento […] >>[2]Atteone << divenne   cervo (lo più timido degli animali) e fu sbranato dà suoi cani, (da’ rimorsi della propria coscienza per la religion violata) >>[3].

Nella Fisica poetica il filosofo napoletano inoltre affronta la questione dei quattro elementi sacri usciti dal mondo fantastico dei poeti teologi: l’aria dominata da Giove con i fulmini, il fuoco con il quale Vulcano accese la selva, Cibele e Berecintia che favorirono la cultura della terra e Diana, appunto nome delle acque delle fonti perenni[4].


[1]Ivi, 528.

[2]Ivi, 528.

[3]Ibidem.

[4]Ivi, 690.