Arrangiarsi con il proprio godimento

Nella clinica dei minori spesso la richiesta è fatta da un altro. È quella condizione di chi Basaglia chiamava “paziente designato”. C’è da distinguere tra richiesta e domanda. La richiesta dice Lacan è richiesta di felicità ed è una richiesta assurda.

L’ultimo Freud dice che c’è la “roccia”, che non tutto può riassorbirsi nel simbolico. Lacan gli ha dato molta importanza ma non ha mai ridotto tutto al simbolico.

Simbolico, immaginario e reale si legano attraverso il sintomo.

Nella psicosi non si legano ma sono legate da qualche supplenza. La questione delicata è cosa fa l’analista di quel godimento che caratterizza lo psicotico.

Prendere di mira il godimento è molto pericoloso perché è quello che fa “partire”, è ciò che dinamizza il soggetto, il paziente potrebbe avere una qualche reazione inconsulta.

L’importanza data al nucleo di godimento da Lacan è legata proprio alla roccia che resta dopo l’analisi teorizzata da Freud. C’è un godimento all’origine della condizione umana. La posizione dell’analista è quella di consentire al soggetto di arrangiarsi con il suo e attendere, vedere, che arrangiamento trova il paziente, per la sua vita, vedere quale sia quello meno pericoloso per lui, più adatto, dice Lacan.