La filosofia come critica del linguaggio

4.002 L’uomo possiede la capacità di costruire linguaggi, con i quali ogni senso può esprimersi, senza avere una idea di come e che cosa ogni parola significhi. – Proprio come si parla senza sapere in che modo i singoli suoni siano emessi.

Il linguaggio comune è una parte dell’organismo umano, né è meno complicato di questo.

È umanamente impossibile desumerne immediatamente la logica del linguaggio.

Il linguaggio traveste i pensieri. E precisamente così che dalla forma esteriore dell’abito non si può concludere alla forma del pensiero rivestito; perché la forma esteriore dell’abito è formata per ben altri scopi che quello di far riconoscere la forma del corpo.

Le tacite intese per la comprensione del linguaggio comune sono enormemente complicate.

4.003 Il più delle proposizioni e questioni che sono state scritte su cose filosofiche è non falso, ma insensato. Perciò a questioni di questa specie non possiamo affatto rispondere, ma possiamo solo stabilire la loro insensatezza. Il più delle questioni e proposizioni dei filosofi si fonda sul fatto che non comprendiamo la nostra logica del linguaggio.

(Sono interrogativi dello stesso tipo della domanda se il bene è più o meno identico al

bello.)

Né meraviglia che i problemi più profondi propriamente non siano problemi.

4.0031 Tutta la filosofia è «critica del linguaggio». […]

Fonte: Ludwig Wittgenstein, Tractatus logico-philosophicus e Quaderni 1914-1916, Einaudi, Torino, 1979