La Disfunzione Sessuale Indotta da Sostanze

La Disfunzione Sessuale Indotta da Sostanze deve contenere la denominazione della specifica sostanza (per es., alcool, fluoxetina) che si presume causi la disfunzione sessuale. Il codice diagnostico viene scelto dalla lista delle classi di sostanze fornita nel set dei criteri. Per le sostanze che non rientrano in alcuna di queste classi (per es., fluoxetina), si dovrebbe usare il codice “Altra Sostanza”. Inoltre, per i farmaci prescritti a dosi terapeutiche, il farmaco specifico può essere indicato elencando l’appropriato codice sull’Asse I (vedi Appendice G/bis).
Le disfunzioni sessuali indotte da Sostanze si manifestano più facilmente durante l’Intossicazione da Sostanze. La diagnosi di Intossicazione da sostanza specifica di solito basta da sola a classificare il sintomo presentato. Una diagnosi di Disfunzione Sessuale Indotta da Sostanze dovrebbe essere fatta al posto di una diagnosi di Intossicazione da Sostanze solo quando si ritiene che la disfunzione vada al di là di quella di solito associata con la sindrome da intossicazione, e quando i sintomi sono sufficientemente gravi da giustificare di per sé attenzione clinica. Se fattori psicologici giocano anch’essi un ruolo nell’insorgenza, nella gravità, nell’esacerbazione, o nel mantenimento di una disfunzione sessuale, la diagnosi è di Disfunzione Sessuale primaria (con il sottotipo Dovuta a Fattori Combinati).

Una Disfunzione Sessuale Indotta da Sostanze è distinta da una Disfunzione Sessuale primaria dal fatto che si ritiene che i sintomi siano pienamente spiegati dagli effetti diretti di una sostanza.

Una Disfunzione Sessuale Indotta da Sostanze dovuta ad un trattamento prescritto per un disturbo mentale o per una condizione medica generale deve insorgere durante l’assunzione del farmaco (per es., farmaci antiipertensivi). Quando il trattamento è interrotto, la disfunzione sessuale migliorerà in un tempo che varia da giorni a qualche settimana (a seconda dell’emivita della sostanza). Se la disfunzione sessuale persiste, si dovrebbero prendere in considerazione altre cause per la disfunzione stessa. Gli effetti collaterali delle prescrizioni farmacologiche che interferiscono con la funzione sessuale possono portare i soggetti alla non accettazione del regime farmacologico se essi danno maggior valore alla prestazione sessuale che ai benefici dei farmaci.

Dato che i soggetti con condizioni mediche generali spesso assumono terapie per queste condizioni, il clinico deve considerare la possibilità che la disfunzione sessuale sia causata dalle conseguenze fisiologiche della condizione medica generale piuttosto che dalla terapia, nel qual caso la diagnosi è di Disfunzione Sessuale Dovuta ad una Condizione Medica Generale. L’anamnesi spesso fornisce la base iniziale per questa valutazione.

A volte può essere necessaria una modificazione della terapia per la condizione medica generale (per es., sostituzione o interruzione di farmaci) per determinare empiricamente se per quel soggetto il farmaco è o meno l’agente causale. Se il clinico ha accertato che la disfunzione è dovuta sia ad una condizione medica generale che all’uso di sostanze, si fanno entrambe le diagnosi (cioè, sia Disfunzione Sessuale Dovuta ad una Condizione Medica Generale che Disfunzione Sessuale Indotta da Sostanze). Quando non ci sono dati sufficienti per determinare se la Disfunzione Sessuale è dovuta ad una sostanza (incluso un farmaco) o ad una condizione medica generale, oppure è primaria (cioè non è dovuta né ad una sostanza né ad una condizione medica generale), si dovrebbe segnalare una Disfunzione Sessuale Non Altrimenti Specificata.

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FonteI Disturbi Sessuali e della Identità di Genere.  American Psychiatric Association (2000).DSM-IV-TR Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders , Fourth Edition, Text Revision. Edizione Italiana: Masson, Milano, 574-623.