Disturbo Bipolare I

La caratteristica essenziale del Disturbo Bipolare I è un decorso clinico caratterizzato dalla presenza di uno o più Episodi ManiacaliEpisodi Misti. Spesso gli individui hanno presentato anche uno o più Episodi Depressivi Maggiori. Gli Episodi di Disturbo dell’Umore Indotto da Sostanze (dovuti agli effetti diretti di un medicamento, ad altri trattamenti somatici per la depressione, a una droga di abuso o all’esposizione ad una tossina), o di Disturbo dell’Umore Dovuto ad una Condizione Medica Generale, non contano per una diagnosi di Disturbo Bipolare I. Inoltre gli episodi non risultano meglio spiegati da un Disturbo Schizoaffettivo, e non sono sovrapposti a SchizofreniaDisturbo SchizofreniformeDisturbo DeliranteDisturbo Psicotico Non Altrimenti Specificato.

Il Disturbo Bipolare I è subclassificato alla terza cifra del codice a seconda che gli individui presentino un primo episodio (Episodio Maniacale Singolo) o che il disturbo sia ricorrente. La ricorrenza è indicata da un passaggio di polarità dell’episodio, o da un intervallo di almeno 2 mesi senza sintomi maniacali tra gli episodi. Un passaggio di polarità corrisponde a un decorso clinico per cui un Episodio Depressivo Maggiore evolve in un Episodio Maniacale o in un Episodio Misto, o per cui un Episodio Maniacale o un Episodio Misto evolvono verso un Episodio Depressivo Maggiore. Al contrario, un Episodio Ipomaniacale che evolve verso un Episodio Maniacale o verso un Episodio Misto, oppure un Episodio Maniacale che evolve verso un Episodio Misto (o viceversa), vengono considerati episodi singoli. Per i Disturbi Bipolari I ricorrenti, può essere specificata la natura dell’episodio attuale (o più recente) (Più Recente Episodio Ipomaniacale, Più Recente Episodio Maniacale, Più Recente Episodio Misto, Più Recente Episodio Depressivo, Più Recente Episodio Non Specificato).

Specificazioni
Le seguenti specificazioni per il Disturbo Bipolare I possono essere utilizzate per descrivere l’attuale Episodio Maniacale, Misto o Depressivo Maggiore (o, se non risultano attualmente soddisfatti i criteri per un Episodio Maniacale, Misto, o Depressivo Maggiore, il più recente Episodio Maniacale, Misto o Depressivo Maggiore):

Le seguenti specificazioni si applicano solo all’Episodio Depressivo Maggiore attuale (o più recente) e soltanto se questo è il tipo di alterazione dell’umore più recente:

Le seguenti specificazioni possono essere utilizzate per indicare l’andamento degli episodi:

Procedure di registrazione
Per il Disturbo Bipolare I, Episodio Maniacale Singolo

  1. I primi tre caratteri sono F30.
  2. Il quarto carattere è 1 se l’Episodio Maniacale è Lieve, Moderato o Grave senza Manifestazioni Psicotiche; 2 se Grave con Manifestazioni Psicotiche; e 8 se In Remissione Parziale o Completa.

Per gli altri Disturbi Bipolari I

  1. I primi tre caratteri sono F31.
  2. Il quarto carattere dipende dal tipo e dalla gravità del più recente episodio di alterazione dell’umore. Per il Disturbo Bipolare I, Più Recente Episodio Ipomaniacale, il quarto carattere è 0 a prescindere da gravità e remissione. Per il Disturbo Bipolare I, Più Recente Episodio Maniacale, il quarto carattere è 1 se la gravità dell’Episodio Maniacale è Lieve, Moderata o Grave senza Manifestazioni Psicotiche; 2 se Grave con Manifestazioni Psicotiche; oppure 7 se In Remissione Parziale o Completa. Per il Disturbo Bipolare I, Più Recente Episodio Misto, il quarto carattere è 6 a prescindere dalla gravità dell’Episodio Misto. Per il Disturbo Bipolare I, Più recente Episodio Depressivo, il quarto carattere è 3 se la gravità dell’Episodio Depressivo Maggiore è Lieve o Moderata; 4 se Grave senza Manifestazioni Psicotiche; 5 se Grave con Manifestazioni Psicotiche; e 7 se In Remissione Parziale o Completa. Per il Disturbo Bipolare I, Più Recente Episodio Non Specificato, il quarto carattere è 9.

Manifestazioni e disturbi associati
Caratteristiche descrittive e disturbi mentali associati
Il 10-15% degli individui con Disturbo Bipolare I compiono suicidi. L’ideazione suicidaria ed i tentativi di suicidio si manifestano più facilmente quando il soggetto è in uno stato depressivo o misto. Durante gli Episodi Maniacali gravi o con manifestazioni psicotiche si possono presentare violenza verso i bambini, verso il coniuge, o altri comportamenti violenti. Gli altri problemi associati includono assenteismo dalla scuola, insuccesso scolastico, insuccesso lavorativo, divorzio, o comportamento antisociale episodico. Il Disturbo Bipolare è associato ai Disturbi da Uso di Alcool e di Altre Sostanze in molti soggetti.

I soggetti con esordio più precoce di Disturbo Bipolare I hanno più verosimilmente una storia attuale di problemi da uso di alcool o di altre sostanze. Il concomitante uso di alcool e di altre sostanze è associato ad un aumentato numero di ricoveri e ad un decorso peggiore della malattia. Altri disturbi mentali associati includono Anoressia NervosaBulimia NervosaDisturbo da Deficit dell’Attenzione/IperattivitàDisturbo di Panico (Senza AgorafobiaCon Agorafobia) e Fobia Sociale. Altri disturbi mentali associati includono Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa, Disturbo da Deficit dell’Attenzione/Iperattività, Disturbo di Panico, Fobia Sociale, Disturbi Correlati a Sostanze.

Reperti di laboratorio associati Sembra che non vi siano caratteristiche di laboratorio diagnostiche per il Disturbo Bipolare I o che distinguano gli Episodi Depressivi Maggiori del Disturbo Bipolare I da quelli del Disturbo Depressivo Maggiore (Episodio SingoloRicorrente) o del Disturbo Bipolare II.

Gli studi di visualizzazione cerebrale che confrontano gruppi di soggetti con Disturbo Bipolare I con gruppi con Disturbo Depressivo Maggiore o con gruppi senza alcun Disturbo dell’Umore tendono a mostrare aumentate percentuali di lesioni dell’emisfero destro o lesioni bilaterali sottocorticali o periventricolari in quelli con Disturbo Bipolare I.

Reperti dell’esame fisico e condizioni mediche generali associate
Un’età di esordio per il primo Episodio Maniacale dopo i 40 anni dovrebbe mettere in guardia il clinico sulla possibilità che i sintomi possano dipendere da una condizione medica generale o da uso di sostanze. L’ipotiroidismo attuale o pregresso o il dato di laboratorio di lieve ipofunzione della tiroide possono essere associati ai Cicli Rapidi. Inoltre, l’ipertiroidismo può precipitare o peggiorare i sintomi maniacali nei soggetti con un preesistente Disturbo dell’Umore. Tuttavia, l’ipertiroidismo nei soggetti senza preesistente Disturbo dell’Umore non causa tipicamente sintomi maniacali.

Caratteristiche collegate a cultura, età e genere
Non vi sono testimonianze di una diversa incidenza per razza o etnia del Disturbo Bipolare I. Secondo alcuni dati i clinici hanno una tendenza a sovradiagnosticare la Schizofrenia (anziché un Disturbo Bipolare) in alcuni gruppi etnici e negli individui più giovani.

Approssimativamente il 10-15% degli adolescenti con Episodi Depressivi Maggiori Ricorrenti va incontro allo sviluppo di un Disturbo Bipolare I. Gli Episodi Misti sembrano più probabili negli adolescenti e nei giovani che negli adulti.

Recenti studi epidemiologici negli Stati Uniti indicano che il Disturbo Bipolare I è approssimativamente ugualmente comune negli uomini e nelle donne (a differenza del Disturbo Depressivo Maggiore,Episodio SingoloRicorrente, che è più comune nelle donne). Il genere appare correlato con il numero ed il tipo di Episodi ManiacaliDepressivi Maggiori. È più probabile che il primo episodio negli uomini sia un Episodio Maniacale. Nelle donne è più probabile che il primo episodio sia un Episodio Depressivo Maggiore. Negli uomini il numero degli Episodi Maniacali è uguale o supera il numero degli Episodi Depressivi Maggiori, mentre nelle donne gli Episodi Depressivi Maggiori predominano.

Inoltre, il tipo Cicli Rapidi è più comune nelle donne che negli uomini. Alcuni dati suggeriscono che i sintomi misti o depressivi durante gli Episodi Maniacali possono essere più comuni nelle donne, benché non tutti gli studi siano in accordo. Quindi le donne possono presentare un rischio particolare per i sintomi depressivi o misti. Le donne con Disturbo Bipolare I hanno un maggiore rischio di sviluppare successivi episodi (spesso psicotici) nel periodo immediatamente postpartum. Alcune donne hanno il loro primo episodio nel periodo postpartum. La specificazione Con Esordio nel Postpartum può essere usata per indicare che l’esordio dell’episodio avviene nelle prime 4 settimane dopo il parto. Il periodo premestruale può essere associato con un peggioramento di un Episodio Depressivo Maggiore, Maniacale, Misto o Ipomaniacale in atto.

Prevalenza
La prevalenza nel corso della vita di un Disturbo Bipolare I in campioni di comunità varia dallo 0,4% all’1,6%.

Decorso
L’età media di esordio è di 20 anni sia per gli uomini che per le donne. Il Disturbo Bipolare I è un disturbo ricorrente: più del 90% degli individui con un Episodio Maniacale Singolo vanno incontro ad episodi futuri. Circa il 60-70% degli Episodi Maniacali si presentano immediatamente prima o dopo unEpisodio Depressivo Maggiore. Gli Episodi Maniacali spesso precedono o seguono gli Episodi Depressivi Maggiori con un andamento caratteristico del particolare soggetto. Il numero di episodi nel corso della vita (sia Maniacali che Depressivi Maggiori) tende ad essere più elevato per il Disturbo Bipolare I rispetto al Disturbo Depressivo Maggiore, Ricorrente.

Gli studi sul decorso del Disturbo Bipolare I prima del trattamento di mantenimento con litio suggeriscono che, in media, si verificano quattro episodi in 10 anni. L’intervallo tra gli episodi tende a decrescere con l’aumentare dell’età dell’individuo. Secondo alcuni dati, le alterazioni del ritmo sonno-veglia, come accade nei cambiamenti di fuso orario o nella deprivazione di sonno, possono precipitare o esacerbare un Episodio ManiacaleMistoIpomaniacale. Sebbene la maggior parte dei soggetti con Disturbo Bipolare I presenti una significativa riduzione interepisodica dei sintomi, alcuni (20-30%) continuano a mostrare labilità emotiva ed altri sintomi residui dell’umore.

Fino al 60% presenta difficoltà croniche interpersonali o lavorative fra gli episodi acuti. Sintomi psicotici possono svilupparsi dopo giorni o settimane durante un Episodio Maniacale o Misto precedentemente non psicotico. Quando un individuo presenta Episodi Maniacali con manifestazioni psicotiche, gli Episodi Maniacali successivi saranno caratterizzati con maggiore probabilità da manifestazioni psicotiche. Un recupero interepisodico incompleto è più comune quando l’episodio attuale è accompagnato da manifestazioni psicotiche incongrue all’umore.

Familiarità
I consanguinei di primo grado degli individui con Disturbo Bipolare I presentano frequenze elevate di Disturbo Bipolare I (4-24%), Bipolare II (1-5%), e Disturbo Depressivo Maggiore (4-24%). I soggetti con Disturbo dell’Umore nei parenti biologici di primo grado hanno più verosimilmente un’età di esordio più precoce. Studi sui gemelli e sulle adozioni forniscono dati che depongono decisamente per un’influenza genetica per il Disturbo Bipolare I.

Diagnosi differenziale
Gli Episodi Depressivi MaggioriManiacaliMistiIpomaniacali del Disturbo Bipolare I devono essere distinti dagli episodi di Disturbo dell’Umore Dovuto ad una Condizione Medica Generale. La diagnosi è Disturbo dell’Umore Dovuto ad una Condizione Medica Generale per gli episodi che si ritiene siano conseguenza fisiologica diretta di una specifica condizione medica generale (per es., sclerosi multipla, ictus, ipotiroidismo). Questa determinazione si basa su storia, dati di laboratorio o esame fisico.

Un Disturbo dell’Umore Indotto da Sostanze si distingue dagli Episodi Depressivi Maggiori, Maniacali o Misti del Disturbo Bipolare I per il fatto che si ritiene che una sostanza (per es., una droga di abuso, un medicamento, o l’esposizione ad una tossina) sia eziologicamente correlata con il disturbo dell’umore. Sintomi analoghi a quelli osservati in un Episodio Maniacale, Misto o Ipomaniacale possono far parte di un’intossicazione o di una astinenza da una droga di abuso, e dovrebbero essere diagnosticati come Disturbo dell’Umore Indotto da Sostanze (per es., un umore euforico che si presenti soltanto nel contesto di un’intossicazione da cocaina andrebbe diagnosticato come Disturbo dell’Umore Indotto da Cocaina, con Manifestazioni Maniacali, Ad esordio Durante l’Intossicazione).

Sintomi analoghi a quelli osservati durante un Episodio Maniacale o Misto possono anche essere precipitati da un trattamento antidepressivo, come un medicamento, la terapia elettroconvulsivante o la “light therapy”. Tali episodi possono essere diagnosticati come Disturbo dell’Umore Indotto da Sostanze (per es., Disturbo dell’Umore Indotto da Amitriptilina, con Manifestazioni Maniacali; Disturbo dell’Umore Indotto da Terapia Elettroconvulsivante, con Manifestazioni Maniacali), e non comportano una diagnosi di Disturbo Bipolare I. Comunque, quando si ritiene che l’uso della sostanza o il medicamento non giustifichino pienamente l’episodio (per es., l’episodio continua per un periodo di tempo considerevole autonomamente dopo la sospensione della sostanza), l’episodio conta per la diagnosi di Disturbo Bipolare I.

Il Disturbo Bipolare I si distingue dal Disturbo Depressivo Maggiore (Episodio Singolo eRicorrente) e dal Disturbo Distimico per la presenza di almeno un Episodio Maniacale o Misto nel corso della vita. Il Disturbo Bipolare I si distingue dal Disturbo Bipolare II per la presenza di uno o più Episodi Maniacali o Misti. Quando un individuo precedentemente diagnosticato come Bipolare II sviluppa un Episodio Maniacale o Misto la diagnosi cambia in Disturbo Bipolare I.

Nel Disturbo Ciclotimico vi sono numerosi periodi con sintomi ipomaniacali che non soddisfano i criteri per un Episodio Maniacale, e periodi con sintomi depressivi che non soddisfano i criteri sintomatologici o di durata per l’Episodio Depressivo Maggiore. Il Disturbo Bipolare I si distingue dal Disturbo Ciclotimico per la presenza di uno o più Episodi Maniacali o Misti. Se si presenta un Episodio Maniacale o Misto dopo i primi 2 anni di Disturbo Ciclotimico, possono essere diagnosticati entrambi il Disturbo Ciclotimico e il Disturbo Bipolare I.

La diagnosi differenziale tra i Disturbi Psicotici (per es., Disturbo SchizoaffettivoSchizofrenia eDisturbo Delirante) e il Disturbo Bipolare I può essere difficile (specialmente negli adolescenti), poiché questi disturbi possono condividere una quantità di sintomi (per es., deliri di grandezza e persecutori, irritabilità, agitazione e sintomi catatonici), particolarmente all’esame trasversale e precocemente nel decorso. Contrariamente al Disturbo Bipolare I, la Schizofrenia, il Disturbo Schizoaffettivo e il Disturbo Delirante sono tutti caratterizzati da periodi con sintomi psicotici in assenza di rilevanti sintomi affettivi. Altre utili considerazioni includono i sintomi di accompagnamento, il decorso precedente, e la storia familiare.

Sintomi depressivi possono essere presenti durante Schizofrenia, Disturbo Delirante e Disturbo Psicotico Non Altrimenti Specificato, ma raramente sono sufficienti come numero, durata e pervasività per soddisfare i criteri per un Episodio Maniacale o un Episodio Depressivo Maggiore. Comunque, quando sono pienamente soddisfatti i criteri (o i sintomi rivestono un particolare significato clinico), si può fare una diagnosi di Disturbo Bipolare Non Altrimenti Specificato oltre a quella di Schizofrenia, Disturbo Delirante o Disturbo Psicotico Non Altrimenti Specificato.

Se è presente un’alternanza molto rapida (giorni) di sintomi maniacali e sintomi depressivi (per es., diversi giorni di sintomi maniacali franchi seguiti da diversi giorni di sintomi depressivi franchi) che non soddisfano i criteri di durata minima per un Episodio Maniacale o un Episodio Depressivo Maggiore, la diagnosi è Disturbo Bipolare Non Altrimenti Specificato.

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FonteDisturbi dell’UmoreAmerican Psychiatric Association (2000).DSM-IV-TR Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders , Fourth Edition, Text Revision. Edizione Italiana: Masson, Milano, 375-461.