Delirio: persecuzione, di riferimento, querulomane

Delirio di persecuzione

È caratterizzato dalla convinzione che il mondo esterno sia in qualche modo ostile o che qualcuno voglia arrecare danno all’individuo. In altri termini, il soggetto è convinto di essere oggetto di persecuzioni, inganni, molestie, si sente spiato, controllato, seguito, e oggetto di complotti, macchinazioni, affermazioni denigratorie e calunnie. Tra i vari deliri riconducibili a quello di persecuzione, ricordiamo quello specifico di veneficio, in cui il soggetto è costantemente convinto di poter essere avvelenato. Generalmente il delirio di persecuzione è organizzato attorno a un tema fisso: il paziente è al centro dell’idea delirante (si parla in questi casi di autocentrismo). Usualmente lo si riscontra nei casi di schizofrenia e di disturbo delirante cronico.

Delirio di riferimento

In questo caso il paziente è convinto che le situazioni, gli oggetti, le persone, fatti o avvenimenti che acquisiscono significato insolito, allusivo, sono diretti alla propria persona. Si fonda cioè sull’erronea credenza che il comportamento degli altri si riferisca a sé stessi, cioè quello che accade nel mondo circostante acquisisce un significato insolito, diretto alla propria persona, usualmente il comportamento dell’altro acquisisce una valenza di ostilità, di intimidazione, pericolosità.

Delirio di Rivendicazione o Querulomane

Si fonda sul convincimento di essere vittima di un’ingiustizia e contemporaneamente si ricerca di riparare questa condizione per via legale o attraverso comportamenti antisociali. In questa tipologia ci sono molti aspetti riconducibili al delirio di persecuzione, soprattutto per la componente dell’autocentrismo. Questa forma di delirio è tipica delle schizofrenie.