Ansia da separazione

Il tratto caratteristico del disturbo d’ansia di separazione è la paura eccessiva concernente la separazione da casa o dalle figure di attaccamento. L’ansia è presente in un’età evolutiva che strida con questo tipo di paura. I soggetti affetti da ansia da separazione sentono un costante e significativo disagio quando si prevede o si verifica una separazione da casa o dalle persone di riferimento per le quali si prova un forte sentimento di attaccamento.

Presentano inoltre preoccupazione circa il benessere o il malessere delle figure di attaccamento quando ci si separa da loro e hanno continuamente necessità di sapere dove si trovano, pretendendo di restare in contatto continuo con loro. Sono inoltre assillati da preoccupazioni concernenti eventi imprevisti per se stessi come per esempio essere rapito, perdersi, avere incidenti che impedirebbero di ritrovare la figura di attaccamento.

I soggetti con disturbo d’ansia da separazione si oppongo all’idea di stare da soli o senza le persone di riferimento a casa o in altri ambienti. I bambini con ansia da separazione possono avere difficoltà a stare o andare in camera da soli e possono mostrare un atteggiamento di eccessivo attaccamento a un genitore anche in casa chiedendo continuamente a qualcuno di fargli compagnia in camera o di andare a dormire con lui fuori di casa. Durante la notte il bambino può recarsi presso il letto dei genitori o di un’altra persona significativa come per esempio il fratello. Spesso sono riluttanti alla possibilità di andare in campeggio o a dormire a casa di conoscenti o di fare delle commissioni da soli. Per gli adulti spesso il disagio si manifesta quando viaggiano da soli, possono presentare ripetuti incubi come la distruzione della famiglia, omicidi, catastrofi.

Dolori di stomaco, mal di testa, nausea e vomito sono spesso presenti nei bambini quando si verifica o si prevede la separazione dalle figure di riferimento, di attaccamento. Tachicardia, palpitazione, vertigini, sensazioni di svenimento sono rari nei bambini ma possono invece insorgere negli adolescenti e gli adulti. Per poter essere diagnosticato, il disturbo, deve durare almeno quattro anni nei bambini e negli adolescenti minori di diciotto anni, e sei mesi o più negli adulti e deve causare un disagio clinicamente rilevante con compromissione in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.

La separazione da casa o dalle figure di attaccamento può causare nei bambini ritiro sociale, tristezza, apatia o difficoltà a concentrarsi nel gioco o nel lavoro, gli individui possono avere timore di mostri, animali, buio, rapinatori, ladri, rapitori, incidenti, viaggi aerei e di altre situazioni percepite pericolose per la famiglia o per se stessi. Alcuni soggetti hanno nostalgia di casa, diventano irrequieti al punto da essere infelici quando sono lontani da propria abitazione. E’ possibile riscontrare nei bambini atteggiamenti di rifiuto della scuola con conseguenti difficoltà scolastiche e isolamento sociale.

I bambini quando si sentono turbati di fronte ad una possibile separazione possono assumere atteggiamenti collerici con possibili agiti aggressivi verso chi li costringe alla separazione. I bambini di sera o notte possono riportare esperienze percettive insolite: vedere persone in stanza, mostri che vogliono toccarli, presenza di occhi che li scrutano. Sono bambini in genere esigenti, intrusivi, bisognosi di attenzione costante e da adulti possono mostrarsi dipendenti e iperprotettivi. Sono molto richiestivi e appiccicosi e spesso questo mette sotto stress i loro familiari.

L’esordio del disturbo d’ansia di separazione può verificarsi anche in età prescolare, in qualsiasi momento durante l’infanzia ma raramente in adolescenza. Vi sono dei periodi di peggioramento e periodi di remissione. La maggior parte dei bambini affetti da disturbo d’ansia da separazione non sviluppa disturbi d’ansia nel corso della vita anche se in età adulta, è possibile sviluppare ansia concernente una possibile separazione o evitamento di situazioni che implicano separazione da casa o dalla famiglia

Nei bambini più piccoli l’ansia si traduce in una certa riluttanza ad andare a scuola fino a evitarla del tutto e possono non esprimere paure specifiche di minaccia per i genitori, la casa o sé stessi. L’ansia si manifesta solo quando ci si separa da essi. Nel tempo si manifestano pensieri negativi in merito a pericoli specifici: morte, aggressione, incidenti, rapimenti o vaghe preoccupazioni di non essere riuniti con le figure di attaccamento. Negli adulti il disturbo d’ansia di separazione può limitare la loro capacità di affrontare cambiamenti nelle circostanze di vita (cambiare città, sposarsi, cambiare lavoro…) e generalmente sono eccessivamente preoccupati per i coniugi e i figli e provano notevole sofferenza quando sono separati da loro. Quando per esempio sono a lavoro possono continuamente cercare rassicurazione su di loro.

Il disturbo d’ansia di separazione si manifesta generalmente dopo un evento stressante: morte di un parente, di un animale domestico, una malattia, un cambio di scuola, un trasloco, immigrazione, catastrofe. Nei giovani gli eventi stressanti possono essere: lasciare casa dei genitori, avviare una relazione sentimentale, diventare genitori.

Fonte: American Psychiatric Association (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (Fifth ed.). Arlington, VA: American Psychiatric Publishing.